La fantasia è forse il tratto più distintivo che separa gli uomini dagli altri animali. Grazie ad essa abbiamo potuto innalzarci dal fango per giungere fin sulla Luna e spingere il nostro sguardo oltre i confini della nostra Galassia. Con la fantasia possiamo immaginare interi mondi in cui ambientare storie che non troverebbero posto nel nostro. Mondi in cui abbiamo visto aggirarsi Hobbit, cavalieri, draghi, divinità, macchine volanti, astronavi, cabine telefoniche e quanto di più meraviglioso e terrificante centinaia di autori siano riusciti a creare, scavando un solco in cui si inserisce questo blog dedicato agli Altri Universi.

martedì 21 maggio 2013

Star Trek e l'ufologia

Oggi volevo parlarvi della serie tv che mi ha fatto amare il genere fantascientifico fin dalla mia adolescenza. Come avrete capito dal titolo scriverò di Star Trek. In rete trovate sicuramente di tutto e di più su questo argomento perciò mi sono scervellato per inventarmi qualcosa di originale di cui scrivere. Il tema di questo blog è Altri Universi, quindi mi lascia ampio spazio di manovra per gli argomenti da trattare. Questo mi ha ricordato un articolo che scrissi per alcuni amici nel lontano 2006 e che voglio riproporvi oggi. La domanda che all'epoca mi ero posto era la seguente: è possibile che gli sceneggiatori di Star Trek abbiano, per alcuni episodi, attinto a teorie ufologiche perché anche loro appassionati del tema oppure, più semplicemente, per raccontare una storia?

Non ho una risposta, ma in molti episodi credo che ci sia qualcosa di più. Personalmente non ho mai visto un UFO o un alieno ma sono convinto che oltre il nostro pianeta o sistema solare qualcuno possa esserci, in caso contrario "Se ci fossimo solo noi, sarebbe uno spreco di spazio... giusto?"
Quindi associare Star Trek agli UFO è stato un passo molto breve. Non so da dove eventuali alieni possano venire: altri pianeti, altri sistemi solari o più semplicemente da Altri Universi, ed ecco il tema che si ripresenta, magari universi o mondi paralleli o alternativi al nostro.

Prima di iniziare volevo solamente precisare che non scriverò sicuramente un post ogni giorno, soprattutto lunghi come questo, non riuscirei a starci col tempo. In ogni caso, dopo l'articolo sull'Uomo Ragno di ieri, volevo raccontare almeno qualcosa di Star Trek che, come ho scritto sopra, mi ha aperto un mondo nuovo, fantastico e strabiliante.

Quindi bando alle ciance ed ecco le mie riflessioni scritte nel 2006 ma ancora attuali:
 

Sono appassionato di Star Trek e mi interesso anche di ufologia, forse è inevitabile che le due cose siano collegate in qualche modo e per questo motivo mi è venuto in mente questo articoletto nel quale cercherò di esporre alcuni di questi collegamenti. E' possibile che gli sceneggiatori di Star Trek abbiano, per alcuni episodi, attinto a teorie ufologiche perché anche loro appassionati del tema oppure, più semplicemente, per raccontare una storia?

Non sono qui per convincervi dell'esistenza degli extraterrestri né per convincervi che gli UFO, gli oggetti volanti non identificati, siano navi aliene giunte sulla Terra per chissà quale motivo. Niente di tutto questo, quello che ho voluto fare è semplicemente trovare degli agganci tra due delle cose che mi appassionano di più. In quest'articolo tratterò solo superficialmente alcune tematiche ufologiche, invito il lettore interessato ad approfondire queste tematiche cercando le informazioni che desidera in Internet.

Cominciamo dall'episodio di Star Trek The Next Generation intitolato "Il segreto della vita", titolo originale "The Chase".

Data Stellare 46731.5: Durante una missione di routine nell'ammasso Aoliano, Picard riceve a bordo una visita veramente inaspettata: il suo vecchio professore di archeologia, Galen. Il dono che Galen ha portato al suo vecchio studente è incredibile: una scultura che risale almeno a dodicimila anni prima, completa delle minuscole statue interne; ma ancora più incredibile è la richiesta del vecchio professore. Galen vuole infatti che Picard lo aiuti in una ricerca che lo ha impegnato negli ultimi anni e che potrebbe portare ad una mirabolante scoperta.

Questa ricerca porterà ad una scoperta sensazionale, nel finale dell'episodio si viene a sapere che una specie umanoide molto antica ha seminato frammenti del proprio DNA negli oceani di vari mondi in formazione, dai quali hanno avuto origine molte specie aliene differenti tra cui gli umani, i Klingon, i Romulani ed i Cardassiani.

L'uomo è un extraterrestre, questo il titolo di un libro di Will Hart, giornalista-fotografo americano. Dinnanzi agli eterni interrogativi circa gli antichi costruttori di monumenti megalitici in Sud America, in Asia ed in Medio Oriente e sui mezzi che questi avrebbero usato, l'autore recupera tesi risalenti agli anni settanta del secolo scorso. C'è soltanto una spiegazione, sostiene Hart, all'improvvisa e contemporanea comparsa di civiltà sofisticate in zone del pianeta lontanissime fra loro, alle similitudini fra i loro miti e le loro letterature. E' l'intervento esterno di una civiltà più progredita, che ha gettato i propri semi sul nostro pianeta, come forse noi un giorno faremo, a nostra volta, altrove. Secondo Hart, già adesso stiamo sviluppando un'avveniristica scienza, virtualmente onnipotente: abbiamo "mappato" completamente il genoma umano, "sintetizzato" specie animali complesse e, senza voler entrare in discorsi polemici, si è anche parlato di clonazione umana.

Episodio di Star Trek Voyager intitolato "Gli spiriti del cielo", titolo originale "Tattoo".

Data Stellare 49101.3: Durante l'esplorazione di un pianeta di classe M che potrebbe ospitare alcuni giacimenti di elementi utili per la Voyager, Chakotay scopre alcuni simboli rituali tipici della sua tribù.

Nell'episodio si viene a sapere che su questo pianeta vive una civiltà molto legata alla natura e che questi alieni, in epoca remota, visitarono la Terra insegnando agli indigeni, gli antenati di Chakotay, l'amore ed il rispetto della natura.

Anche in questo episodio dunque si parla di una civiltà aliena che è arrivata sulla Terra in epoca remota. Al contrario di una civiltà aliena che potrebbe aver giocato con il brodo primordiale esistente sul nostro pianeta inserendovi del proprio DNA o che ha clonato l'essere umano a partire da non si sa bene quale creatura, in questo caso si parla di alieni che sono venuti sulla Terra per insegnare qualcosa agli umani.

L'archeologia spaziale, e/o archeologia misteriosa, questo è il termine usato in ufologia, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici, di eventuali civiltà evolute, precedenti alla nostra civiltà, cancellate dalla faccia della Terra da cataclismi naturali o provocati da queste stesse civiltà, da cui i superstiti avrebbero dato vita ad una nuova evoluzione, e di presunti sbarchi sulla Terra, in epoche remote, di visitatori extraterrestri.
Per questo suo rivolgersi al passato, essa può essere considerata parte, o complemento, della Clipeologia.

Sebbene l'ufologia sia una scienza relativamente recente, il fenomeno dell'avvistamento di forme di vita aliene non è esclusivo del nostro tempo. Esso affonda le proprie radici nella storia, fino alle epoche più remote. Il suo manifestarsi attraverso i secoli è rimasto documentato, sotto forma di descrizioni, allusioni e riferimenti, nei testi sacri, nei libri degli antichi autori e nelle cronache medioevali.
Esempi di questi enigmatici ritrovamenti sono le linee incise sulla sabbia del deserto di Nazca (Perù), che solo dall'aereo si rivelano come i contorni di gigantesche figure; il disegno scolpito sulla lastra tombale rinvenuta nel 1952 all'interno di una piramide a gradini a Palenque (Messico), disegno che suggerisce l'idea di un uomo ai comandi di un veicolo a reazione; le antiche raffigurazioni degli Oannes, gli "uomini-pesce" che secondo la mitologia babilonese sarebbero stati degli "istruttori divini".

Episodio di Star Trek Voyager intitolato "L'origine della specie", titolo originale "Distant origin".

Data Stellare 50899.1: L'equipaggio della Voyager si scopre oggetto di ricerca dei Voth, che si ritengono la prima specie intelligente ad essersi evoluta nel loro quadrante: alcuni Voth scoprono nel cadavere di Hogan uno schema genetico del tutto simile al loro. Quando il ricercatore capo Gegen suggerisce che, malgrado le differenze di aspetto, in base a questi dati, il mondo di origine dei Voth è la Terra, il ministro Odala lo accusa di eresia. Per provare la propria teoria, Gegen e il suo assistente Veer rintracciano la Voyager, si infiltrano nella nave e si impossessano di un altro campione per la loro ricerca: Chakotay.

In questo episodio si ripropone il tema di una civiltà tecnologicamente evoluta precedente alla nostra. La domanda che sorge spontanea è la seguente: come mai non ci sono tracce di questa presunta civiltà precedente?
Chakotay diede un'ottima risposta allo scienziato Voth Gegen, la Terra è un pianeta attivo e mutevole, i resti di antiche civiltà potrebbero essere stati sepolti sotto tonnellate di roccia o sotto il fondo degli oceani.

In realtà alcune tracce, molto piccole, potrebbero essere state trovate. Di seguito un estratto (ridotto) dalla rivista 'Oltre la conoscenza' n.42:

"Ci sarà senz'altro da scrivere la storia ufficiale e conosciuta dell'umanita'. Un paio di eccezionali scoperte ci costringono difatti a riconsiderare le nostre origini. la prima riguarda gli OOPART, Out Of Place Artifacts, ovvero reperti fuori posto, secondo la dizione americana. Fuori posto perchè si trovano in tombe egizie e sumere, nei letti di fiumi preistorici o nei fondali greci, e pur avendo migliaia e migliaia di anni, sembrano frutto di una civiltà tecnologica molto evoluta, quale la nostra. Il termine di artefatti fuori posto è stato inventato diversi anni fa da uno scienziato eretico, il naturalista americano Ivan Sanderson (molto mal tollerato negli ambienti scientifici per i suoi studi sul mistero del triangolo delle Bermuda); con esso Sanderson intendeva indicare le decine e decine di oggetti anacronistici scoperti in questo secolo dagli archeologi e dagli stessi prontamente fatti sparire negli archivi dei musei perchè mettevano in crisi la visione della storia acquisita e ci costringevano a retrodatare la vita su questo pianeta all'epoca di Atlantide. La notizia recente è che gli ultimi OOPART sono stati trovati in Russia, fra il 1991 ed il 1993, da una spedizione archeologica che stava setacciando il letto del fiume Narada, vicino ai monti Urali. Scavando negli strati preistorici, risalenti al Pleistocene (vecchi cioè due milioni di anni) gli studiosi hanno trovato diverse viti, placche e rondelle microscopiche, grandi appena dagli 0.003 millimetri ai 3 centimetri. Quasi invisibili ad occhio nudo, studiate al microscopio elettronico sono risultate essere dei manufatti, degli oggetti lavorati da una mano intelligente! Ma sono assai più antiche dell'uomo. Qual'è la loro origine? Atlantidea o extraterrestre? L'analisi dei reperti ha provato che essi sono composti da metalli rarissimi quali il tungsteno (lo stesso materiale che compone i fili delle lampadine elettriche) e il molibdeno. Sono stati inviati alle Accademie delle Scienze a Mosca, Syktyvka e S.Pietroburgo ed anche ad un Istituto di Helsinki, in Finlandia. La notizia non ha avuto un grande risalto, sulla stampa, sino a che uno studioso tedesco, Hartwig Hausdorf, ha pubblicato in Internet i risultati avuti, attraverso alcuni colleghi russi, dall'Istituto di Geologia di Mosca. Il verdetto è stato sorprendente: per la prima volta la scienza ha ammesso che questi oggetti sono autentici e che, vista l'età anteriore alla comparsa dell'uomo sulla Terra, non possono che essere di origine extraterrestre! (omissis)... Circa i ritrovamenti di statuette dai tratti tipicamente europei, nel 1975 l'equipaggio della spedizione Tai Ki, che attraversò in giunca l'Oceano Pacifico diretto in America (sulla rotta degli antichi cinesi), documentò fotograficamente il ritrovamento - opera di Alexander Von Wuthenau - di otto terrecotte messicane, precolombiane, ognuna delle quali raffigurante una tipologia planetaria: un greco, un fenicio, un africano bianco, un africano nero, un cinese, un giapponese, un eskimese, una donna tracia. In pratica la gamma completa degli abitanti del Vecchio Mondo, nel Nuovo Mondo, ancora non scoperto da Colombo! Il dato stupefacente è che questa incredibile sequenza è stata completamente ignorata dall'archeologia ufficiale, che continua a ribadire che la strabiliante galleria di ritratti è solo "il prodotto della fantasia di un anonimo artista indio"!".

Doppio episodio di Star Trek Voyager intitolato "Futuro anteriore", titolo originale "Future's end".

Anno Terrestre 1996: Il Capitano Braxton della Aeon contatta Janeway per informarla che la Voyager è responsabile di una catastrofe nel suo secolo e la sua missione è quella di distruggere la nave. La Voyager si trova quindi costretta a combattere la nave temporale con la tecnologia del XXIV secolo. Durante il combattimento, entrambe le navi vengono risucchiate a causa della destabilizzazione del tunnel temporale aperto dalla Aeon e la Voyager si ritrova in orbita intorno alla Terra nel 1996. Cercando di capire l'origine dell'attività subspaziale rilevata sul pianeta, non propria del periodo temporale, l'equipaggio scopre che Henry Starling si è impossessato della nave temporale precipitata sulla Terra nel 1967 e, grazie alla sua tecnologia, ha creato una potentissima ditta informatica. Janeway tenta di recuperare la nave temporale con un semplice teletrasporto, ma Starling riesce ad utilizzare l'onda portante per scaricare parte del database della nave federale e rapire il Dottore.

In questo episodio viene aperto un nuovo capitolo che tratta di retroingegneria, ossia lo studio di un manufatto esistente per capirne le funzionalità e come riprodurlo.

Ci sono persone autorevoli che dicono che gli USA hanno veramente "catturato" navi aliene precipitate sulla Terra e abbiano avviato una specie di riproduzione della tecnologia aliena. Si parla per esempio dei transistors, improvvisamente si è passati dalle valvole dei vecchi televisori ai transistors.
Certo non bisogna credere a qualsiasi cosa ma il colonnello Philip Corso, un alto ufficiale del pentagono ora deceduto, che ho conosciuto personalmente a San Marino, ha scritto un libro "Il giorno dopo Roswell" in cui raccontava che nel 1961, in qualità di capo della divisione tecnologia straniera dell'esercito USA, gestì alcuni materiali alieni recuperati a Roswell, dove nel 1947 si pensa sia caduta una nave aliena, e tramite progetti di retroingeneria portati avanti da alcuni colossi dell'industria americana gli USA abbiano "creato" microcircuiti integrati, fibre ottiche, laser, fibre superresistenti e non so cos'altro.
Il colonnello Corso ha veramente lavorato per il pentagono e mi è parso una persona degna di fiducia e rispetto e non aveva alcun interesse personale a rivelare queste cose. Cose che oltretutto, se raccontate, potevano mettere in pericolo addirittura la sua stessa vita.
In diversi altri casi si parla di personaggi strani e misteriosi che "sconsigliano" a persone che vogliono raccontare qualcosa di raccontare quello che sanno... Tutte invenzioni? Chi lo sa, non credo che proprio tutti siano pazzi o paranoici.

Il seguente articolo è apparso su L'Unità del 6.1.99: "Per lo scienziato e astronauta USA Edgar Dean Mitchell, gli UFO sono sul nostro pianeta dal '47 - 'Ritengo molto probabile un'attività di retroingegneria inversa nelle mani di umani che agiscono lontani da ogni controllo governativo o di altro tipo. Trovo che questo sia allarmante... lo definirei un gruppo clandestino. Gli UFO? Non vi sono dischi volanti negli arsenali di nessuna nazione, ma esistono'. Edgar Dean Mitchell non ha bisogno di farsi della pubblicità parlando della presunta esistenza degli alieni, per diventare popolare. Sessantotto anni, tre lauree di cui una in ingegneria al celebre MIT di Boston e attualmente consulente della Stanford University il suo nome può essere quello di un qualsiasi professore americano. Ma pur non chiamandosi Neil Armstrong o John Glenn, è uno dei pochi privilegiati ad aver posato i piedi sulla Luna. Ed Mitchell infatti, come pilota del modulo lunare dell'Apollo 14, è il sesto essere umano ad aver esplorato il satellite. Era talmente bravo, che i suoi superiori lo scelsero per primo, in un gruppo di 19 candidati ai voli Apollo, per pilotare un LEM destinato alla Luna. 'Un'esperienza che è persino difficile da descrivere' - ci aveva ricordato Mitchell qualche tempo fa a Riva del Garda ricordando quei giorni di febbraio del 1971. 'E ciò che maggiormente mi sconvolse non fu certo la Luna, ma la vista della nostra magnifica Terra da quella distanza'. Sarà per questo, ci chiediamo, che molti degli astronauti che hanno vissuto le imprese lunari, pur essendo superuomini prima di partire, sono tornati ed hanno davvero sconvolto del tutto la propria vita? Ma a parte questa domanda, le cui risposte lasciamo volentieri agli psicologi o agli psichiatri, il caso di Ed Mitchell è del tutto particolare, poichè sposa la scienza ufficiale con quella del mistero. Un caso rarissimo da parte di un uomo che ha due lauree in ingegneria, ed è stato pilota collaudatore, della US Navy. Da sempre si è affascinato al paranormale tanto che il suo esperimento di telepatia a bordo dell'Apollo 14 (senza il permesso della NASA), resta l'unico del genere mai tentato dallo spazio. Ha poi fondato nel 1972 l'Istituto di Scienze Noetiche a Palo Alto, in California, e ha scritto libri come "La psichica moderna negli USA". Poi è diventato collaboratore attivo del celebre Uri Geller, colui che piega i cucchiai col pensiero, e cerca di convincere l'umanità sul fatto che non vi sia né trucco né inganno. E lo stesso Mitchell conferma che tutto questo è possibile scientificamente. Adesso 'Ed' si occupa anche del fenomeno UFO, e spesso risponde via Internet a chi gli pone domande scottanti sul tema. 'In realtà tutto è nato quando ho risposto a qualche domanda che mi viene posta sull'argomento, e questo mi capita spesso quando mi intervistano sul mio passato spaziale', precisa Mitchell. 'Ho espresso più volte il mio parere, che forse è un po' diverso rispetto a quello della maggior parte degli astronauti. E ho sempre detto quello che penso fin dai tempi della NASA'. 'Penso che una buona percentuale degli avvistamenti di oggetti volanti dal '47 ad oggi possano riguardare velivoli provenienti dallo spazio. Spesso si è trattato di false interpretazioni del fenomeno, ma troppi casi restano inspiegati per poter ignorare il problema. E poi credo che sulla Terra agisca un'aviazione aliena, con mezzi molto superiori a quelli a disposizione di qualsiasi nazione. Questa è una cosa molto allarmante'. 'Il Congresso americano - aggiunge Mitchell - dovrebbe garantire l'immunità a quegli alti ufficiali e funzionari che potrebbero denunciare realtà importanti sulla presenza di alieni sul nostro pianeta, i quali non parlano per le conseguenze sulla loro carriera e la propria persona'. La verita' sugli UFO ci viene davvero nascosta? 'Direi da circa cinquant'anni. Ma il Governo si rifiuta di ammettere verità importanti per colpa di una mentalità persistente da guerra fredda o per timore che queste prove possano destabilizzare le strutture politiche e sociali con gravi conseguenze'. Cosa ne pensa del famoso caso Roswell, quello che di recente ci è stato 'venduto' come una caduta di un'astronave nel New Mexico, con alieni a bordo? 'E' un punto di partenza per considerare la presenza di alieni sul nostro pianeta. Su questo caso le autorità militari sono state piuttosto contraddittorie ed hanno raccontato qualche frottola. Prima hanno detto che era un pallone stratosferico per spiare i russi, poi un paracadute ad alta quota con dei manichini antropomorfi a bordo. Mah...'. Qual'è il suo rapporto con gli ufologi? 'Piuttosto cauto. Non si può generalizzare, ma trovo che nella maggior parte dei casi siano dei fanatici la cui azione porta più discredito che verità. Gran parte della cattiva informazione sugli UFO deriva dalla spazzatura che arriva via Internet da gruppi marginali di ufologi'. E infine, ecco il Mitchell che torna a vestire la tuta d'astronauta, e rimettendo i piedi sulla Luna, ritorna paradossalmente a pensare in termini "terrestri". 'Tornando alla Luna' - gli chiediamo - 'che lei ha esplorato visitando la regione di Fra Mauro con Alan Shepard, cosa pensa di coloro che asseriscono che vi siano basi con strutture artificiali? 'Semplice. Sulla Luna ci sono stato e perlomeno dove siamo stati Al ed io non c'era proprio nulla. Non abbiamo visto nulla di strano neanche dall'orbita lunare, come alcuni dissero, né tanto meno mentre stavamo per allunare. E non abbiamo visto un bel niente circa "strane apparecchiature" che si sarebbero riflesse sul visore del mio casco, come invece ho visto pubblicato in varie riviste e libri. Tutte dicerie...'.

Episodio di Star Trek Voyager intitolato "Una nuova Terra", titolo originale "The 37's".

Data Stellare 48975.1: La Voyager incontra un antico furgone proveniente dalla Terra alla deriva nello spazio; ulteriori indagini portano l'equipaggio alla scoperta di un pianeta sul quale si trovano alcuni terrestri del XX secolo in stasi. Tra questi umani figurava la famosa Amelia Earhart ed il suo secondo pilota Fred Noonan.

Di seguito riporto una breve biografia di Amelia Earhart.

Amelia Earhart - Lady Lindy fu il soprannome che le diede la stampa americana - fu una delle donne più famose nella storia dell'aviazione, la prima ad affrontare da sola la traversata dell'Atlantico nel 1932, un'impresa che fino a quel momento era riuscito a realizzare solo Lindberg.

Amelia Earhart nasce il 24 luglio1897ad Atchison, Kansas (USA). Durante la prima guerra mondiale nel 1918 è infermiera volontaria a Toronto, Canada, presso lo "Spadina Convalescents Military Hospital“. Per pagarsi le lezioni di volo Amelia fa svariati lavori, tra i quali la telefonista. Il 16 maggio1923 riceve il prestigioso brevetto di Aviatore Pilota rilasciato dalla Associazione Aereonautica nazionale degli USA

Nella sua breve carriera, tenne numerose conferenze in giro per gli Stati Uniti e fondò la "Ninety-Nines", una delle prime associazioni di donne pilota.
Giovane, bella e coraggiosa, sostenuta dalla stampa che pubblicava le sue foto e i suoi articoli e dalla nascente industria dell'aviazione civile che sfruttò la sua immagine per attirare il pubblico femminile, ancora in vita aveva tutti i numeri per entrare nel mito (anche se alcuni misero in discussione la sua abilità come pilota, c'era forse qualcosa da ridire anche sull'affidabilità degli aerei del tempo), ma fu la sua fine misteriosa a consegnarla definitivamente alla leggenda.

Il 1 giugno 1937 partì dalla Florida insieme al secondo pilota Fred Noonan per un giro del mondo a lungo progettato, che l'avrebbe portata a Porto Rico; poi, seguendo la costa nordorientale del Sudamerica, verso l'Africa e il Mar Rosso. Da lì, altra tappa mai affrontata prima: l'India. Il 17 giugno era a Calcutta e poi verso Rangoon, Bangkok, Singapore e Bandoeng, dove dovette fare una pausa di 10 giorni per riparazioni agli strumenti di bordo. Il 27 ripartiva per l'Australia e due giorni dopo raggiungeva la Nuova Guinea; ora non restava che l'Oceano Pacifico, un viaggio osteggiato dai venti e dalle difficoltà di comunicazione radio.
Le tracce dell'aereo si perdono nei dintorni delle Isole Howland, il 2 luglio.

Ma la storia non finisce qui; anzi, il fallimento delle ricerche, condotte con ingenti investimenti sia per mare che dall'aria, non fece che alimentare il mistero sulla scomparsa di Amelia Earhart e diede vita a più di una leggenda. C'era chi la voleva agente segreto in una missione autorizzata direttamente da Roosevelt, chi catturata dai giapponesi, e chi la immaginò felicemente accasata con un pescatore in un'isoletta del Pacifico; uscirono libri, film e serial televisivi ispirati alla sua vita.

In questo episodio viene proposto il tema dei rapimenti alieni, le cosiddette abduction che tratterò meglio analizzando il prossimo episodio.

Episodio di Star Trek Enterprise intitolato "Cowboy dello spazio", titolo originale "North Star".

2153: L'Enterprise scopre nella Distesa Delfica una colonia di Umani che vivono alla maniera del West degli Stati Uniti del XIX secolo con alcuni alieni umanoidi mantenuti in stato di semi schiavitù e Archer vuole scoprire come gli Umani siano arrivati fino lì.

Anche in questo episodio si ripropone il tema dei rapimenti, o abduction che letteralmente, in inglese, significa appunto "rapimento". Il termine indica i casi di presunto sequestro di testimoni da parte degli "occupanti" degli UFO.

Ormai le cosiddette "abductions" (rapimenti) sono entrate nell'Ufologia come parte integrante, probabilmente a partire dal caso degli Hill del 19 Settembre 1961, e vengono studiate in quanto tali. Ma oltre ai normali casi di abduction, spesso vi sono altri casi nei quali si va al di là del "semplice" rapimento, come se questo non fosse già di per sé un elemento sconcertante, e viene toccata anche la sfera sessuale del soggetto. Di questi episodi abbiamo traccia sin dal lontano 1957, quando un giovane di nome Antonio Villas-Boas, diede inizio a questa antica quanto oscura fenomenologia. Per la precisione il fenomeno ha luogo la sera, tra le 21 e le 22, del 14 Ottobre 1957 nei pressi di São Francisco de Sallas, quando il giovane, che stava arando da solo il campo e che la sera prima assieme al fratello aveva scorto una luce nel cielo, osserva una strana luce che sembra dirigersi verso di lui. Questa luce, che è un vero e proprio oggetto, atterra su tre zampe metalliche e alcuni esseri portano Antonio sulla "macchina". Qui, dopo essere stato svestito, cosparso di uno strano liquido ed avergli prelevato del sangue, in una sala, appare una donna - dirà Antonio "dal corpo bellissimo ma cosparsa di lentiggini" - e con questa ha un rapporto sessuale. Infine la donna se ne va e Antonio viene fatto rivestire e riportato al suo trattore, dal quale sarebbe mancato, secondo i suoi calcoli, ben sette ore e mezza. Non c'è che dire, un caso avvolto dal più assoluto mistero.

Ma accade altre volte che il rapito è più fortunato e che gli venga offerta una spiegazione al suo rapimento. È ciò che accadde in un secondo caso, dieci anni dopo, la notte del 6 Ottobre 1967, al giovane irlandese Eugene Browne. Siamo a Belfast, il giovane ritorna a casa da un jazz-club quando, giunto in periferia, scorge un oggetto dirigersi verso di lui. Da questo esce un raggio che avvolge il giovane, facendolo svenire; risvegliatosi, si ritrova su un tavolo in una stanza rettangolare e legato ai polsi. È circondato da quattro uomini e da una donna, anche questa con un corpo bellissimo, labbra sottili, zigomi alti e pelle cosparsa di lentiggini. Il ragazzo viene liberato e ha un rapporto sessuale con la ragazza, durante il quale viene detto al giovane che "loro" provenivano da un'altra Galassia e che volevano il seme di uomini terrestri. In seguito il ragazzo viene addormentato e lasciato in un campo quattro chilometri e mezzo dal luogo del rapimento.

Che sia questo il vero obbiettivo di questi rapimenti a sfondo sessuale? "Collezionare" sperma umano? Non dimentichiamoci che fenomeni analoghi sono avvenuti anche a carico di donne, con il prelievo di ovuli o addirittura l'impianto di un feto (i "nostri" ibridi?). Del resto l'idea di un ibrido umano-alieno non è nuova al mondo ufologico, ed è stata ampiamente trattata in vari romanzi fantascientifici e serie televisive dedicate all'argomento (una su tutte X-Files). È interessante notare l'aspetto morfologico di queste donne: labbra sottili, zigomi alti, capelli quasi bianchi, pelle bianchissima cosparsa di lentiggini; queste sono caratteristiche note agli ufologi che si interessano della faccenda "ibridi" (si vada a vedere le teorie del Dott. Hopkins). Inoltre non è neanche chiara la funzione di tali ibridi e la posizione in cui devono essere inseriti nell'ambito ufologico. Domande che rimarranno ancora a lungo senza una risposta. Spingendoci ancora più in là, non è da escludere neanche che questi nostri "figli" siano già in mezzo a noi, occupando magari posizioni di rilievo all'interno della società, e preparando, forse, la strada ad eventuali visitatori, i loro padri "genetici", in un futuro non tanto lontano. Probabilmente, un giorno, questi ibridi saranno l'unico mezzo di collegamento (e comunicazione?) che avremo con i cosiddetti "grigi", o qualsiasi altra razza aliena a noi ignota.

Episodio di Star Trek Deep Space Nine intitolato "Omini verdi", titolo originale "Little green men".

Data Stellare 49201.3: Accompagnando Nog all'Accademia, Rom e Quark incontrano dei problemi la cui unica soluzione sembra quella di liberarsi di un materiale altamente illegale. Nel fare ciò, si ritrovano proiettati nella Terra del 1947, dove vengono scambiati per marziani che tentano di invadere la Terra.

Questo episodio si ispira chiaramente all'incidente di Roswell, nel New Mexico (USA) del 1947.
E' un fatto indiscutibile che qualcosa sia precipitato nel deserto del New Mexico (U.S.A.) il 3 luglio 1947. Il proprietario di un ranch, di nome W.W. "Mac" Brazel, trovò dei relitti in uno dei suoi terreni. Incuriosito dalla natura dei materiali sul luogo dell'incidente, Brazel chiamò lo sceriffo di Roswell. In pochi giorni l'aeronautica statunitense mise al sicuro il posto togliendo ogni traccia dell'incidente. L'8 luglio l'aeronautica fece un annuncio sorprendente: il misterioso incidente era stato causato da un disco volante. La notizia fece subito il giro del mondo, apparendo nei titoli di testa di tutti i giornali. Il giorno seguente, l'aeronautica ritirò il precedente comunicato stampa, affermando che i resti dell'incidente provenivano da un dirigibile meteorologico d'alta quota. Gli ufficiali che erano arrivati alla conclusione che il tutto era stato causato da un disco volante furono duramente rimproverati dai piani alti dell'aeronautica. Come se non bastasse, una squadra dell'FBI giunse per indagare sull'incidente, annunciando che l'oggetto era in effetti un dirigibile meteorologico, e ribadendo più volte l'incompetenza del personale dell'aeronautica statunitense che per primo aveva indagato sull'incidente.

Il caso era chiuso? Non del tutto. Roswell è diventato un simbolo delle cospirazioni del Governo e delle continue negazioni riguardo "visite extraterrestri" per la comunità dei credenti negli UFO (Oggetti Volanti Non identificati). Molti ritengono che l'aeronautica lavorò insieme all'FBI per eliminare un elemento scomodo nel corpo militare che voleva rivelare la verità su eventuali visitatori alieni.
Durante gli anni ci sono state numerose denunce di attività misteriose nella zona intorno a Roswell. Testimoni multipli dichiarano di aver visto squadre militari recuperare corpi alieni alla fine degli anni 1950. L'aeronautica ammette che queste testimonianze sono accurate, ma aggiungono un chiarimento: i "corpi" erano fantocci antropomorfi di prova usati durante alcuni test delle forze aeree.

Al momento non mi vengono in mente altri episodi di questo genere ma sicuramente ce ne saranno. Vorrei chiudere questo articolo con una notizia, una chicca, pubblicata nel novembre del 2005.

PAUL HELLYER ALL’UNIVERSITÀ DI TORONTO: "È COMINCIATO TUTTO NEL 1947..."
Bush contro gli Ufo: dalla base Luna una guerra segreta
Un ex ministro canadese rivela: "Gli Usa stanno preparando la difesa intergalattica"

NEW YORK. Gli Ufo volano da oltre mezzo secolo in totale libertà sui cieli del nostro pianeta, il governo degli Stati Uniti sviluppa armi segrete per fronteggiare possibili attacchi provenienti dal cosmo, da un giorno all'altro potrebbe scoppiare una guerra intergalattica e il vero motivo per cui è stato ordinato alla Nasa di realizzare una base sulla Luna entro il 2020 è la volontà della Casa Bianca di monitorare da vicino i velivoli extraterrestri che vanno e vengono dalla Terra. Non si tratta della trama di un libro di fantascienza ma di quanto ha affermato Paul Hellyer di fronte a un pubblico di studenti all'Università di Toronto durante un simposio sulla "Exopolitics".

In quanto ex ministro della Difesa ed ex vicepremier del Canada, Paul Hellyer tra il 1963 e il 1967 partecipava alle riunioni a porte chiuse dell'Alleanza Atlantica ed era in particolare al corrente dei segreti del Norad - il comando aereo americano-canadese che veglia su ogni movimento sui cieli del Nordamerica - ma finora non aveva mai parlato con tanta chiarezza, pur dicendosi a più riprese convinto della loro esistenza.

Senza svelare le fonti delle proprie informazioni Hellyer ha esordito affermando che "gli Ufo sono reali al pari degli aerei che volano sopra le nostre teste" e ha ammesso di essere "davvero preoccupato per le conseguenze di una guerra intergalattica che potrebbe scoppiare in qualsiasi momento". A suo avviso gli Stati Uniti vennero a conoscenza dell'esistenza degli Ufo nel 1947 allorché cadde su Roswell, in New Mexico, quello che molti testimoni descrissero come un "disco volante" prima delle smentite arrivate a pioggia dai militari di Washington.

"Il livello di segretezza relativo a quanto avvenuto a Roswell è stato sin dall'inizio senza paragoni - ha spiegato l'ex titolare alla Difesa - e la grande maggioranza degli alti funzionari e dei politici degli Stati Uniti, senza contare i puri e semplici ministri della Difesa, non vennero mai informati di nulla". Solamente i presidenti degli Stati Uniti e pochi altri sarebbero dunque dal 1947 al corrente della verità sulla provenienza dei resti raccolti a Roswell e delle successive scoperte fatte nella base del Nevada "Area 51" sulla circolazione degli Ufo sui cieli della Terra. "Una conseguenza di queste conoscenze - ha aggiunto Hellyer di fronte a una platea che lo ha osannato come un profeta - è che gli Stati Uniti stanno preparando da tempo un particolare tipo di armamenti che potrebbero essere usati contro gli alieni e che rischiano di precipitare tutti noi in una guerra intergalattica senza aver neanche il minimo sentore di quanto sta per avvenire".

Proprio a questo scenario sarebbe legata la decisione presa dal presidente americano, George W. Bush, all'inizio del 2004 di chiedere alla Nasa di costruire una "base sulla Luna" entro e non oltre il 2020. Sebbene Bush abbia affermato di volerla usare come trampolino per l'esplorazione umana del sistema solare l'ex ministro la pensa diversamente: "Questa installazione consentirà agli americani di osservare meglio il traffico di Ufo che si dirigono verso la Terra e poi tornano verso lo spazio e anche di colpirli e abbatterli se decideranno di farlo". Anche la nuova generazione di armi spaziali che il Pentagono sta sviluppando - il bilancio del 2005 ha previsto lo stanziamento dei primi fondi - sarebbe legata al possibile scenario di una guerra intergalattica.

"È giunto il momento di alzare il velo di segretezza che circonda l'esistenza degli Ufo - ha terminato l'ex ministro - e di far emergere la verità affinché la gente sia messa a conoscenza di uno dei più importanti problemi che la Terra si trova ad affrontare". A seguito del discorso di Hellyer tre organizzazioni non-governative canadesi - guidate dall'Istituto per la cooperazione nello spazio - hanno chiesto alla commissione Sicurezza nazionale del Senato di Ottawa di aprire un'inchiesta sugli Ufo, convocando a deporre sotto giuramento non solo l'ex ministro ma anche i vertici dell'intelligence, i comandanti attuali e passati del Norad e i massimi esperti scientifici e militari nazionali al fine di appurare quali informazioni possieda il Canada. Le organizzazioni non-governative chiedono anche al premier Paul Martin di dare inizio al progetto "Una decade di contatti" per accompagnare la popolazione alla conoscenza degli Ufo che ci circondano.

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