La fantasia è forse il tratto più distintivo che separa gli uomini dagli altri animali. Grazie ad essa abbiamo potuto innalzarci dal fango per giungere fin sulla Luna e spingere il nostro sguardo oltre i confini della nostra Galassia. Con la fantasia possiamo immaginare interi mondi in cui ambientare storie che non troverebbero posto nel nostro. Mondi in cui abbiamo visto aggirarsi Hobbit, cavalieri, draghi, divinità, macchine volanti, astronavi, cabine telefoniche e quanto di più meraviglioso e terrificante centinaia di autori siano riusciti a creare, scavando un solco in cui si inserisce questo blog dedicato agli Altri Universi.

giovedì 23 gennaio 2014

Real Humans


Avete mai sognato di avere a vostra disposizione un robot quasi perfettamente identico ad un essere umano? In una società tecnologicamente avanzata come la nostra quali sconvolgimenti potrebbe portare un "essere" come questo? Verrebbe accettato da tutti oppure qualcuno potrebbe reputarlo un pericolo e quindi odiarlo?
 
Real Humans è una serie televisiva svedese del 2012 la cui trama segue le vicende di alcuni hubot, robot tecnologicamente avanzati che fisicamente assomigliano quasi perfettamente all’uomo. Si possono distinguere chiaramente a causa dei loro occhi luminescenti, della pelle visibilmente "plasticosa" e dal loro comportamento che si differenzia notevolmente da quello umano facendoli sembrare a tratti quasi assenti e/o assorti in misteriosi pensieri. Sono utilizzati principalmente per mansioni domestiche, hanno sostituito l'uomo in alcuni lavori, non possono mentire e sono sottoposti alle leggi della robotica di Asimov. Hanno bisogno di ricaricarsi periodicamente tramite un semplice cavo elettrico o USB e possono essere spenti facilmente tramite un pulsante situato sotto l'ascella sinistra. 


Sembra tutto fantastico ma, come ovvio che sia, qualcuno ha tentato di cambiare le cose. Fin da subito la serie ci racconta di alcuni hubot che sembrano essere autonomi nelle proprie scelte, liberi dalle leggi di Asimov e quindi in grado, all'occorrenza, di aggredire gli esseri umani. La storia si svolge su diversi piani paralleli: una famiglia acquista un hubot per il nonno che ha problemi di salute e ne riceve un secondo in regalo, una squadra di polizia speciale indaga su alcuni avvenimenti che riguardano i robots e un gruppo di hubot liberi da ogni condizionamento vaga in una foresta fino a giungere in un piccolo villaggio. Inoltre un gruppo di "Real Humans", così si autoproclamano alcuni umani che odiano a morte gli hubot, si riunisce segretamente e si organizza in modo da tentare di liberare la società da questo, a dir loro, pericolo incombente.


Real Humans (Akta Manniskor in svedese) è davvero un prodotto molto diverso dalle serie americane a cui siamo abituati da anni. Niente a che vedere nemmeno con serie inglesi o canadesi. Non c'è molta azione direi, anzi quasi per niente, ma non hanno davvero niente da invidiare alle produzioni che vanno per la maggiore. In molti punti, come trama, dialoghi, fotografia ed effetti speciali, sono spesso addirittura superiori. La serie lascia piuttosto riflettere sulla moderna tecnologia che in un futuro non troppo lontano potremo avere a disposizione. Pone interrogativi accentuando le contraddizioni di una società sempre più dominata e invasa dalla tecnologia.
 

Quali implicazioni comporterebbe l'invenzione degli hubot e il loro utilizzo nella nostra società? Certo da un lato ci faciliterebbero le cose: saranno in grado, per esempio, di intervenire per aiutare un umano in difficoltà, potranno fare lavori faticosi o noiosi e tanto altro ancora... Ma cosa ne sarà dell'essere umano in quanto tale? Riuscirà a convivere con questa macchina o piuttosto inizierà ad odiarla? Alla fine un hubot sarà davvero diverso da un essere umano? O piuttosto sono entrambi macchine di diverso tipo che dovranno tentare di coesistere pacificamente? E se qualcuno si innamorasse di un hubot? Potrebbero essere considerati una nuova razza e, in caso affermativo, quali ripercussioni ci sarebbero per quanto riguarda eventuali loro diritti civili?
 

Insomma tutto questo in una serie di fantascienza che tenta di farci riflettere sia sul presente che sul futuro, che si interroga sui pregi e difetti di una tecnologia sempre più diffusa e invasiva con cui, inevitabilmente, dovremo fare i conti.

Links interessanti:
http://www.svt.se/akta-manniskor/ (se conoscete lo svedese)
http://www.arte.tv/fr/re-voir-real-humans/7364810,CmC=7376428.html
http://www.philomag.com/lepoque/breves/les-robots-arrivent-7266



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